
Torèt
“Abbracciata da un orizzonte alpino, che sembra un ibrido tra Parigi e New York”
Definita così in un articolo sul Financial Times, questo anello scultura vuole essere un piccolo omaggio alla bella città di Torino.
Insieme alla Mole Antonelliana e ai gianduiotti, i Torèt sono uno dei simboli di Torino più amati.


Torèt è un sostantivo della lingua piemontese che significa letteralmente “toretto”, “piccolo toro”; viene comunemente adoperato per designare la fontanella pubblica dalle inconfondibili corna e il tipico colore verde bottiglia.
I piccoli toretti che dispensano acqua ai turisti e ai torinesi sono disseminati in tutta la città e l’Associazione I Love Toret si occupa di preservarli organizzando eventi e iniziative sociali per tutelare e valorizzare la loro antica storia, lunga più di 150 anni.


Il toro è simbolo di forza, tenacia, coraggio e libertà ed è presente nello stemma della città di Torino fin dal medioevo.
Una leggenda che si perde nella notte dei tempi, racconta di un Toro ebbro di vino che salvò la città dalla furia di un drago mentre gli studiosi ritengono che il nome di Augusta Taurinorum derivi dalle popolazioni celto-liguri che vi abitavano in origine e più precisamente dalla parola Thor che nell’antica lingua di questi popoli significa “monte”.
Ah, ij torèt, che anciarm!
(Ah, il torèt, che fascino!)

